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Home Norme e diritto Nunc esodandum est: la speranza (di pensione) è l’ultima a morire. La disciplina dei “Vasi comunicanti” potrebbe accogliere le istanze dei lavoratori con legge 104 esclusi dalle precedenti procedure di “salvaguardia” per esaurimento fondi

Nunc esodandum est: la speranza (di pensione) è l’ultima a morire. La disciplina dei “Vasi comunicanti” potrebbe accogliere le istanze dei lavoratori con legge 104 esclusi dalle precedenti procedure di “salvaguardia” per esaurimento fondi

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Al centro dell’operazione circa 5mila lavoratori che non avevano beneficiato della  salvaguardia per mancanza di copertura finanziaria

 

 

I lavoratori esodati  devono essere assistiti in questo limbo senza fine in cui stazionano da tempo e quando le speranze di una nuova salvaguardia sembravano destinate a intristire il loro futuro prossimo ecco che la Provvidenza si presenta con la demiurgica apparizione dei “vasi comunicanti” puntualmente riportata Messaggio INPS n. 6912/2015.

Interessati al giusto salvataggio sarebbero i lavoratori che nel 2011 hanno assistito un familiare congiunto, ovvero rientranti nella categoria di salvaguardati di cui all’articolo 11bis, commi 1 e 2, della legge n. 124 del 2013 e all’articolo 2, comma 1, lettera d), della legge n. 147 del 2014. Per tali soggetti, fa sapere l’Istituto, è stato predisposto l’invio delle certificazioni inizialmente sospese per effetto del superamento del plafond disponibile.

 

Con il citato Messaggio, l’INPS ha annunciato che, a fronte della rideterminazione dei risparmi ai sensi dell’art. 1 comma 235 della legge n. 228 del 2012 effettuata nel corso della Conferenza dei Servizi per l’accertamento delle economie, è stato disposto il riconoscimento dell’applicazione della salvaguardia anche ai titolari di congedo o permesso ex lege n. 104 del 1992 eccedenti il limite numerico previsto dalla legge n. 124 del 2013 e dalla legge n. 147 del 2014.

Si tratta in totale di circa 5mila lavoratori in congedo o fruitori di permessi per assistere familiari con disabilità nel 2011 che hanno i requisiti per rientrare nella salvaguardia prevista dalla legge 124/2013 e della legge 147/2014.

Messaggio INPS n. 6912/2015

 

 

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