Meraviglie d’Italia. Il villaggio operaio di Crespi d’Adda nel Bergamasco inserito dal 1995 tra i beni del patrimonio universale dell’umanità

Sabato 09 Marzo 2013 18:46
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Un piccolo feudo dove il castello del padrone era simbolo sia dell’autorità che della benevolenza, verso i lavoratori.  Crespi d'Adda è una frazione del comune italiano di Capriate San Gervasio, in provincia di Bergamo, poco sopra la confluenza del fiume Brembo nell'Adda, in Lombardia ed è giustamente famosa per il suo “villaggio ideale del lavoro,

 una eccezionale testimonianza storica dell’opera geniale di un imprenditore del settore tessile cotoniero, Cristoforo Benigno Crespi realizzata a partire dal 1875 e passata poi nelle mani del figlio.

Il Villaggio Crespi d'Adda, che è ancora oggi un paese abitato, per il suo rilievo storico e architettonico fu, nel 1995, annoverato tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO.

 Si tratta di una vera e propria cittadina completa costruita dal nulla dal padrone della fabbrica per i suoi dipendenti e le loro famiglie. Ai lavoratori venivano messi a disposizione una casa con orto e giardino e tutti i servizi necessari. In questo piccolo mondo perfetto il padrone "regnava" dal suo castello e provvedeva come un padre a tutti i bisogni dei dipendenti: dentro e fuori la fabbrica e "dalla culla alla tomba", anticipando le tutele dello Stato stesso. Nel Villaggio potevano abitare solo coloro che lavoravano nell'opificio, e la vita di tutti i singoli e della comunità intera "ruotava attorno alla fabbrica stessa", ai suoi ritmi e alle sue esigenze.

 L'ambizioso progetto di Crespi prevedeva di affiancare agli stabilimenti - similmente a quanto già accadeva nell'Inghilterra della rivoluzione industriale - un vero e proprio villaggio che ospitasse alcuni operai della fabbrica e le loro famiglie. Il neonato insediamento venne dotato di ogni struttura necessaria: oltre alle casette delle famiglie operaie e alle ville per i dirigenti, il villaggio era dotato di chiesa, copia in scala ridotta del Santuario di Santa Maria di Piazza di Busto Arsizio, scuola, cimitero, ospedale, campo sportivo, teatro, stazione dei pompieri e di altre strutture comunitarie.

L'Unesco ha accolto Crespi d'Adda nella Lista del Patrimonio Mondiale Protetto in quanto "Esempio eccezionale del fenomeno dei villaggi operai, il più completo e meglio conservato del Sud Europa".

Criteri soddisfatti: Crespi d'Adda offe esempio eminente di un complesso architettonico che illustra un periodo significativo della storia umana. Crespi d'Adda costituisce esempio eminente di insediamento umano rappresentativo di una cultura, specialmente se divenuto vulnerabile per l'impatto di cambiamenti irreversibili.

 Curiosità su Crespi

PRIMO IN ITALIA. Il Villaggio Crespi d'Adda è stato il primo paese in Italia ad essere dotato di illuminazione pubblica con il sistema moderno Edison!

PAGA LA DITTA. Nella scuola di Crespi, riservata ai figli dei dipendenti, tutto era fornito dalla fabbrica: dai libri alle penne ai grembiulini, dalla refezione allo stipendio e alloggio per gli insegnanti!

C'ERA GIA' LA PISCINA. La ditta dei Crespi fece costruire a inizio Novecento, tra i tanti servizi gratuiti, una piscina al coperto, con docce, spogliatoi e.. acqua calda!

UNA LINEA TELEFONICA PRIVATA. Crespi d'Adda, seppure in provincia di Bergamo, ha il prefisso telefonico di Milano: infatti i Crespi fecero installare una linea privata a lunga distanza che collegava il loro castello con la residenza di Milano!

MINISTRO PLENIPOTENZIARIO. Silvio Benigno Crespi, figlio del fondatore della fabbrica e del Villaggio, rappresentò l'Italia tra i "potenti della terra" ai trattati di Versailles, dopo la Prima guerra mondiale!

IL CORRIERE DELLA SERA. La famiglia Crespi, nella persona di Benigno Crespi, fratello del fondatore e parente dei Morbio, divenne proprietaria del "Corriere della Sera" già ai tempi della fondazione del giornale!

LE PRIME AUTOSTRADE E L'AUTODROMO. Fu Silvio Benigno Crespi, appassionato di auto, a promuovere - negli anni Venti - la costruzione delle prime autostrade d'Italia e dell'autodromo di Monza!

LA GALLERIA D'ARTE CRESPI. Il fondatore Cristoforo Crespi era un collezionista d'arte: diversi quadri appartenuti alla "collezione Crespi", come "La Schiavona" di Tiziano, sono ora conservati presso i più importanti musei del mondo!

CHIESA BRAMANTESCA? UNA COPIA! La chiesa di Crespi è perfettamente rinascimentale, ma non è originale: per volere dei Crespi, è la copia esatta della chiesa di Busto Arsizio, loro città natale!

LA TORRE E L'ALTARE. La chiesa del Villaggio ed il castello dei Crespi si trovano sul medesimo asse: con il portone della chiesa spalancato, è possibile vedere l'altare dalla cima della torre!

 

Come si visita Crespi?

Non vi sono ingressi formali e non vi sono orari di ingresso. Il miglior modo per conoscere Crespi con soddisfazione e nel rispetto della comunità locale è la visita guidata.

 

 

VISITE GUIDATE PER GRUPPI. Sono disponibili tutto l'anno ma bisogna prenotare, telefonando allo 02 90987191 oppure inviando una mail all'indirizzo: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

 

VISITE GUIDATE DOMENICALI PER SINGOLI, COPPIE, FAMIGLIE.

Si svolgono la domenica pomeriggio nella bella stagione. Partenza ore 16,00 dall'ufficio "Crespi Cultura". Ci si iscrive al momento.

 

Il sito del Villaggio Crespi