Mercoledì 27 aprile 2016 ore 14.45 presso il salone delle Conferenze appuntamento con il cinema promosso dalla associazione culturale Prometeo Ricerca

Martedì 26 Aprile 2016 12:33
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In programma la proiezione di un capolavoro di Ernst Lubitsch, “To be or not to be – Vogliamo vivere”. La pellicola è stata inserita al 49º posto della classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.

 

 

Il film è una pungente satira del nazismo. Il titolo originale è riferito al presunto tradimento da parte di Maria Tura con un giovane aviatore polacco, che va nel suo camerino tutte le volte che il marito Josef, nell'interpretare Amleto, comincia il monologo "Essere o non essere...". Si tratta dell'ultima interpretazione di Carole Lombard, scomparsa subito dopo la fine delle riprese in un incidente aereo.

Trama

Alla vigilia dell'invasione tedesca della Polonia, una compagnia di attori di Varsavia sta portando in scena una versione dell'Amleto e una nuova commedia di satira sul nazismo, che viene però bloccata dalla censura. Della compagnia fanno parte Josef Tura e la bella moglie Maria, coppia di noti attori. Durante una rappresentazione dell'Amleto nell'agosto 1939, Maria conosce un ammiratore, il giovane e aitante pilota Sobinski, e i due cominciano a vedersi. Scoppiata la guerra, il pilota va al fronte e poi raggiunge in Inghilterra la resistenza polacca.

A Londra Sobinski conosce uno dei dirigenti della resistenza, il professor Siletsky e, saputo da questi del suo imminente viaggio a Varsavia per incontrarsi con i resistenti locali, gli affida un messaggio per Maria. Tuttavia, quando si accorge che il professore non conosce il nome della donna pur essendo famosissima, egli si insospettisce e due giorni dopo riferisce il tutto ai suoi superiori, che concordano nel ritenere Siletsky un impostore. Sobinski parte per la Polonia per avvertire la resistenza locale.

A Varsavia Siletsky incontra Maria e le porta il messaggio, offrendole di diventare una spia dei Nazisti. Maria ne parla con il marito e Sobinski, e insieme concordano un piano per distruggere i pericolosi documenti in possesso del professore. Siletsky, con il pretesto di un incontro con il capo della Gestapo locale - il colonnello Ehrhardt -, viene condotto nel teatro della compagnia, si accorge dell'inganno ma viene ucciso da Sobinski.

Tura, truccato con la foggia di Siletsky, torna all'albergo dove questi alloggiava per distruggere la documentazione, ma viene fermato da un drappello di soldati e portato dal vero Eberhart. I due convengono di incontrarsi il giorno dopo, ma il colonnello viene informato del ritrovamento del cadavere di Siletsky, e quando Tura si presenta da lui mascherato da professore, Eberhart cerca di incastrarlo. Tura, però, riesce a convincere il colonnello che il vero impostore è l'uomo ucciso.

Il giorno dopo Hitler arriva a Varsavia e viene organizzata una rappresentazione teatrale in suo onore. La compagnia di Tura riesce a intrufolarsi nell'aereo del Fuhrer e, sbarazzatisi dei piloti, riescono a lasciare la Polonia e ad arrivare in Scozia. Qui vengono accolti da eroi e Tura viene premiato con l'onore di poter rappresentare Amleto a teatro. Per uno sberleffo del destino, anche in quella occasione e per lo stupore del protagonista, un giovane ufficiale in prima fila si alza all'inizio del famoso monologo.

Riconoscimenti
Il film ha ricevuto una candidatura ai Premi Oscar 1943 per la migliore colonna sonora.

Nel 1996 è stato scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti. Nel 2000 l'American Film Institute l'ha inserito al 49º posto della classifica delle cento migliori commedie americane di tutti i tempi.