Gita a Santa Severa mordi (godi) e fuggi

Martedì 07 Maggio 2019 18:07
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L'antica Pyrgi etrusca si racconta da sola con una visita al bel castello affacciato sul mare. Un affascinante borgo sospeso sull'acqua, tra enomi dolium di terracotta adibiti al trasporto di grandi quantità di vino e pesanti ancore di navi, capaci di solcare le onde più di duemila anni fa

 

Dopo il restauro operato sapientemente dalla Regione Lazio alla fine del 2007, possiamo dire che il nostro Paese si è arricchito di un nuovo gioiello, che negli anni passati sembrava destinato ad un progressivo degrado. L'Italia è un Paese strano dove possono avvenire veri e propri miracoli e la rinascita di questo imponente edificio del XIV secolo è la riprova che, quanto ad arte non siamo secondi a nessuno.

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Prendendo la statale Aurelia, strada consolare n.1, si percorrono circa 60 chilometri per raggiungere il suggestivo castello di S. Severa, ricco di storia e di archeologia ed aperto dalle 9 alle 18, dal martedì al venerdì, nel periodo aprile - giugno. Il museo, che dispone di una piacevole libreria,  ricca di testi sui temi del mare e della civiltà etrusca, nei mesi di luglio ed agosto è aperto anche sabato e domenica, dalle ore 11 alle 20. L'ingresso al maniero, davvero ben tenuto e curato in ogni sua componente, costa 8 euro, fatte salve le riduzioni per gli aventi diritto e consente di vedere l'Antiquarium di Pyrgi, l' antico porto di Caere, il museo del territorio, con esposizioni di antichi attrezzi agricoli, il museo del castello, visitabile anche con la realtà virtuale della durata di circa 6 minuti, la torre saracena con panoramica su un mare ricco di storia. Per la visita della parte esterna, inclusiva della chiesa "nuda" (senza panche o sedie) di S. Maria Assunta, frequentata da un bel gattone, non occorre biglietto di ingresso.

La città etrusca di Pyrgi si sviluppavava tutto intorno al porto per una estensione di circa 10 ettari, comprendente oltre all’area oggi occupata dal borgo castellano anche l’area del santuario situato all’estremità meridionale, oggetto di scavo da parte dell’Istituto di Etruscologia dell’Università la Sapienza di Roma da decine di anni. Durante il corso del III secolo a.C. con la romanizzazione del territorio costiero, su parte dell’abitato etrusco venne fondato il castrum romano di Pyrgi, circondato da possenti mura in opera poligonale. Il sito fu probabilmente abitato senza interruzioni fino alla tarda antichità (IV-V sec. d.C.) ed è proprio grazie alla continuità di vita sui resti del castrum che in epoca medievale si formò il borgo conosciuto come Castellum Sanctae Severae. Il Castello vero e proprio venne costruito nel XIV secolo ed il borgo si formò man mano con varie fasi di edificazione nel corso del XV-XVI secolo.

Nel corso dei secoli la proprietà del Castello passò attraverso vari proprietari finché nel 1482 passo sotto la proprietà dell'Ordine del Santo Spirito e vi rimase per ben cinquecento anni fino al 1980. Tra il Cinquecento e il Seicento è stato anche luogo di sosta e soggiorno di molti papi: tra questi Gregorio XIII, Sisto V e Urbano VIII. Dopo un periodo di massimo splendore raggiunto proprio nel Seicento, il Castello ha vissuto una lunga e lenta decadenza. Nel 1943 è stato utilizzato dai Tedeschi come postazione militare strategica. Oggi la proprietà del complesso monumentale appartiene alla Regione Lazio che ne ha affidato la gestione al Comune di Santa Marinella.

All'interno del castello, c'è un accogliente ostello, aperto tutto l'anno, con 14 stanze ristrutturate che possono ospitare fino a 5 persone al costo di circa 100 euro a notte. Frequente la presenza di scolaresche che animano con il loro vociare le varie terrazze affacciate sul tirreno, intervallate da piazzette con scorci deliziosi.

Originale l'incontro virtuale tra Mario Tozzi ed un abitatore del castello di qualche secolo addietro...

Dopo l'arte, la storia e la cultura è d'obbligo una passeggiata sulla spiaggia sottostante, ove è forte il richiamo del ristorante l'Isola del Pescatore, via Cartagine 1, dotato di ampio parcheggio. Qui, in una dominante biancoazzurra e vista mare con castello di sfondo, puoi assaggiare piatti di pesce davvero memorabili, a prezzi superiori alla media, ma con qualità di assoluto rilievo. L'insalata di mare è strepitosa ed abbondante (17 euro), le fettuccine ai frutti di mare deliziosi ed abbondanti (18 euro), una frittura fragrante di calamari e gamberi, al costo di 20 euro, una zuppa di cozze ottima al costo di 16 euro. Vino della casa di Torre in Pietra gradevole (15 euro). Il gelato alla vaniglia con torrone, croccante e cioccolata a squaglio è un must. Non si paga nè pane e nè coperto. Locale vivace, sempre affollato ma il servizio è rapido e confidenziale al punto giusto. Unica pecca una insalata a 8 euro, buona ma troppo cara! Pochi chilometri e si può fare una capatina a Santa Marinella, sempre affascinante, con un bel porto ed un castello residenziale in bella vista, ma con poche spiagge a disposizione.