Al ristorante “Le Ninfe” di via Giulio Antamoro, zona Bufalotta, il fascino della creativita' illumina la vita gastronomica della periferia romana

Domenica 11 Ottobre 2009 00:00 amministratore
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Di Valeria Bordi

Al ristorante “Le Ninfe” di via Giulio Antamoro, una strada carina ma anonima a due passi da via della Bufalotta, dove l’unico monumento e quello della torre-cisterna vicino a Carrefour, ci sono “Le ninfe” o meglio un ristorante che merita attenzione per creativita' e buon gusto. Ambiente gradevole, 20 tavoli in tutto, dove chi c’e stato, inevitabilmente ritorna. La lista dei vini e notevole ed ha la lunghezza della Gerusalemme Liberata ma e possibile anche la degustazione con calici di assaggio. Gli antipasti, ossia le entrate, come dice il menu, presentano delle eccellenti “cialde di polenta con verdure di campo, peperoni ed acciughe tostate, su crema di patate”; buoni anche i “tortelli di pesce spada affumicato ripieni di mozzarella di bufala, pomodoro ed origano”, e “ le cozze gratinate con mandorle e ricotta nera”.

Da subito ci si accorge che le pietanze sono guarnite in modo scenografico. Tra i primi vanno alla grande “i paccheri con asparagi e ragu di coniglio tartufato” e “gli spaghetti tiepidi con vongole veraci (sgusciate) al cedro”, anche se il tiepido potrebbe essere meno gradito del classico caldo fumante. Ci sono anche le “fettuccine viola ai mirtilli”. Anche per i secondi non c’e grande varieta ma sicuramente qualita e creativita: “coda di rospo con purea di anice”, “spigola selvaggia mandorlata”, “tacchetelle con le finocche (cotolette d’abbacchio)” ed un gettonatissimo “filetto di manzo con porcini secchi”. Stranamente non figurano i contorni. I dolci, che vanno ordinati subito, sono all’insegna dei tortini caldi: strepitoso quello al caffe e cioccolato con salsa di nocciola, che basta per due persone, ma meritano considerazione anche quelli all’arancia, alle castagne ed alle pesche.

E’ possibile anche l’alternativa a menu fisso chiamata degustazione “le nostre origini” che comprende pizze e foje, sagne a pezze con ragu vallese (lasagne), tacchetelle con le finocchie e crema di carrozzo con sorbettino al punch, al prezzo di 30 euro. C’e un po’ di lentezza nel servizio , che e pacato e confidenziale, a vantaggio della atmosfera rilassata e delle chiacchiere. Una bella presenza in tavola e rappresentata dal cestino del pane, un piccolo pozzo di S. Patrizio con pizze e focacce di vario tipo , calde e fragranti. Per gli amanti dei formaggi c’e poi la possibilita di degustare i prodotti tipici del Piemonte, della Basilicata, del Veneto, della Sicilia, dell’Emilia-Romagna e dell’Abruzzo, che e la regione natia della famiglia che gestisce il locale. La dominante, a ben vedere, e la sorpresa delle pietanze e degli ingredienti oltre che il rapporto qualita-prezzo che risulta particolarmente apprezzabile. La prenotazione e consigliata (Tel: 06-87201331, 06-87137930) e domenica e il giorno di riposo. Nessun problema per il parcheggio. A bientot.

Ultimo aggiornamento Lunedì 12 Novembre 2012 12:40