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Home Qui Viminale Lunedì 11 maggio 2015 ore 15 al Salone Conferenze del palazzo Viminale incontro sul tema “Corruzione”

Lunedì 11 maggio 2015 ore 15 al Salone Conferenze del palazzo Viminale incontro sul tema “Corruzione”

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All’Evento, organizzato dall’ANFACI – Associazione Nazionale Funzionari Amministrazione Civile dell’Interno – partecipano Michele Vitali, membro del Comitato consultivo di Trasparency International e Cristina M. Posa, magistrato di collegamento U.S. Department of Justice, Ambasciata degli Stati Uniti d’America a Roma

 

 

Trasparency International persegue l’obiettivo di contrastare la corruzione in un’ottica internazionale, unica prospettiva valida in un’epoca di globalizzazione dell’economica.

VISIONE. L’ obiettivo è la totale eliminazione della corruzione dal mondo, un mondo nel quale governi, politica, mondo economico, società civile siano liberi dalla corruzione e seguano i più alti principi di etica e di interesse pubblico.

Per questo si propone di lottare contro la corruzione nazionale ed internazionale e di promuovere e monitorare azioni governative volte a contenere tali fenomeni. Come Transparency International, viene rifiutata l’adozione di doppi standard etici – uno per le relazioni interne e l’altro per le relazioni internazionali – e viene invece propugnata l’adozione di regole chiare e trasparenti per tutti i rapporti economici e commerciali, promuovendo la criminalizzazione degli atti di corruzione rivolti ad ogni livello.

MISSIONE.

CONTRASTARE la corruzione in tutte le sue forme, rendendo consapevoli e mobilitando i cittadini e le forze vive della società

ANALIZZARE e studiare i fenomeni di corruzione, le loro cause e i loro effetti, al fine di elaborare risoluzioni e strumenti che ne possano eliminare o ridurre l’incidenza

SENSIBILIZZARE l’opinione pubblica sul tema della lotta alla corruzione per mezzo di incontri, riflessioni, dibattiti e di ogni altra forma di comunicazione e di espressione consentita dalla legge

PROMUOVERE nelle scuole e negli istituti universitari la sensibilizzazione alle tematiche legate alla corruzione, mediante anche la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola

PROMUOVERE l’approvazione a livello nazionale di quegli strumenti giuridici ed economici che siano internazionalmente riconosciuti come efficaci

CONTRASTARE la corruzione nel settore pubblico e privato

INCORAGGIARE gli operatori economici pubblici e privati a formulare e ad applicare principi etici condivisi

VALORI: Responsabilità – Rispetto dell’interesse pubblico - Integrità, onestà, equità - Legge e legalità - Indipendenza e Autonomia - Efficacia, competenza, efficienza – Obiettività Ottimismo e approccio costruttivo - Trasparenza e rendicontazione - Coraggio

 

 

L’Associazione Nazionale dei Funzionari dell’Amministrazione Civile dell’Interno (A.N.F.A.C.I.) è nata trenta anni fa ad opera di un coraggioso nucleo di giovani e meno giovani funzionari della carriera prefettizia e di quella di ragioneria.

L’Associazione che ha un suo connotato preciso, quello di essere un’associazione professionale, sin dall’origine ha perseguito l’obiettivo di rafforzare la specifica identità con i suoi valori e le sue tradizioni contribuendo progressivamente a riscoprire il significato di amministrazione generale e dell’essere funzionari di governo, rappresentanti di quest’ultimo, sintesi dello Stato e dell’unità nazionale sul territorio. Se l’idea associativa venne a maturarsi in una fase storica in cui l’istituto prefettizio viveva un momento di crisi ed era posto in discussione, oggi l’Associazione può orgogliosamente salutare un periodo di evidenziazione dell’intero sistema prefettorale dovuto a precise scelte del Parlamento e del Governo che hanno sottolineato l’indispensabilità nello Stato delle autonomie, di un organo di coordinamento e di raccordo, di mediazione e di coesione, di garanzia e di emergenza, di risoluzione, in sostanza, dei problemi concreti della gente. Nella circostanza nella quale il Paese ha chiesto con forza di attuare la grande riforma del federalismo amministrativo, i funzionari dell’Amministrazione Civile dell’Interno sono chiamati ad affrontare il rapido mutamento vissuto dalla società e dalle istituzioni con slancio ed entusiasmo, con onestà intellettuale, con stile operativo fedele ad un costume antico ma vivificato dall’occasione della sfida del nuovo. Da qui il richiamo a porre al centro della vita professionale la cultura del servizio per la causa dell’interesse nazionale e del benessere dei cittadini, andando oltre la superata cultura formalista, aderendo alla cultura dei risultati, coniugando cioè la sana cultura della legalità sostanziale con una vera cultura dell’efficienza, dell’efficacia e della economicità dell’azione amministrativa.

Tutto ciò con la fierezza e con la consapevolezza di servire il Paese con onore e senso del dovere, in silenzio e accettando di svolgere, quando necessario, anche la delicata e democratica funzione di “fusibili” del sistema nazionale. Questa antica e nuova identità va assunta in chiave europea, abbracciando la nuova Patria, gelosi custodi dell’identità nazionale, ma forti assertori della cittadinanza europea. I funzionari dell’Amministrazione Civile dell’Interno, che contribuirono, all’indomani dello Stato unitario a far diventare lo Stato nazione, oggi per quell’antico mandato fiduciario che è stato rinnovato, sono stati chiamati a facilitare il passaggio epocale verso la nuova Europa che è pure ed essenzialmente quella dei cittadini europei. Condividendo questa visione sono cioè pronti a soddisfare le nuove necessità del paese e dei cittadini.

 

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