La missiva parte dalla Repubblica di San Marino famosa per i francobolli di particolare originalità e vivacità
La cartolina mostra una parata militare con tanto di bandierone nei pressi dell'imponente palazzo pubblico della Repubblica di San Marino, famosa per i coloratissimi e ricercatissimi francobolli, come pure per le varianti del monte Titano alle monete metalliche coniate dallo Stato italiano.
A scrivere da San Marino non poteva essere che Marino Sinibaldi, che diventerà apprezzatissimo direttore di Rai Radio Tre; destinatario è Alberto Bordi, futuro vice prefetto, suo compagno di classe nella sezione A del glorioso liceo Terenzio Mamiani che nell’indirizzo è indicato come ‘O Rey, il nome attribuito a “il re” Pelè, per le sue doti di goleador nei campionati di calcio studenteschi.
Siamo nell’agosto 1971, entrambi diplomati, entrambi lazialissimi, giocano ancora a calcio in qualche partita in zona Aurelia ma i rispettivi impegni li allontanano un poco. Marino scrive “Appena torno di dobbiamo sentire, Ciao” con un Post scriptum che dice: 1° darsi da fare per la tenda. Il richiamo alla tenda sembra evocare una memorabile e divertente vacanza al camping Settebello sulla via Flacca, tra Terracina e Sabaudia, in compagnia dei fratelli Claudio e Massimo Albanesi, in cui dormimmo in una tenda davvero malridotta ricucita per l’occasione alla meno peggio dal solerte Massimo .
Fu una vacanza molto animata: per richiamare l’attenzione delle ragazze escogitavamo di tutto: Marino suonava la chitarra ed Alberto pescava centinaia di stelle marine e la sera al juke box del campeggio si faceva comunella ascoltando “ It dont come easy” di Ringo Starr. Una vacanza con pochi soldi e tanti incontri piacevoli. Eravamo felici con niente.
Altra cartolina proveniente da San Marino, firmata da Patrizia
ed indirizzata a Enzo, fratello di Alberto Bordi, nella storica casa di circonvallazione Clodia di proprietà dei conti Berio Brandolini D'Adda.
Notare la fantasiosa bellezza dei francobolli tutti di valore d'acquisto molto basso.
