Il Codice della Strada vieta e sanzione tale gesto che abbassa il livello di sicurezza alla guida mentre le assicurazioni possono negare la copertura assicurativa in caso di incidente
Accade soprattutto d’estate e soprattutto agli uomini! Parliamo del gesto di appoggiare il braccio sinistro fuori dal finestrino mentre si è alla guida di un mezzo di trasporto. A sollecitare tale gesto soprattutto il caldo estivo e la correlata necessità di ventilazione ma anche un piacevole riposizionamento dell’arto dalla posizione di guida che lo vuole serrato al volante come tecnica ineludibile per la sicurezza. A questi si aggiungono quanti mostrano gomito e talvolta anche la mano per esibire un bell’orologio, con il fondato rischio (in caso di Rolex) di vedersi amputare il polso dal napoletano di turno in trasferta di lavoro, ma sono molti che approfittano di tale gesto rilassante per mostrare gli ultimi (sei) tatuaggi disegnati nella zona esposta, quintessenza della loro personalità. Spesso lo spettacolo per chi sorpassa o guarda il braccio in versione ostentata non è edificante, quando sudore, abbondante peluria e fattezze sgradevoli fanno voltare lo stomaco agli altri automobilisti. Per alcuni automobilisti si tratta di un gesto di forza, di personalità, per far vedere qualche muscolo in più o ostentare una impronta di coraggiosa trasgressione ma a tale risultato arriva solamente un “minus habens”. Anche le donne mostrano il braccio fuori dal finestrino ma spesso nella vetrina improvvisata c'è un arto abbronzato ed una serie di braccialetti alla moda !!!
Alcuni studi in ambito psicologico dimostrano che tenere il braccio fuori dal finestrino può essere associato a un falso senso di controllo e a un bisogno inconscio di occupare più spazio sulla carreggiata. Questo atteggiamento, simile a quello dei motociclisti che si allargano nelle curve, tradisce un atteggiamento egocentrico alla guida. È un messaggio implicito rivolto agli altri automobilisti: sto dominando la strada. Ma l’illusione di sicurezza generata da questi gesti si infrange contro la realtà statistica che mostra come proprio le abitudini non conformi aumentino la probabilità di errori e distrazioni.
Cosa dice la legge sul gomito esposto? Il Codice della Strada dice che non si può fare perché impedisce di tenere entrambe le mani saldamente sul volante come invece richiedono le più elementari norme di sicurezza, soprattutto impedisce una reattività proporzionata in caso di impedimento o pericolo. Insomma è preferibile tenere le braccia nella canonica posizione delle lancette dell’orologio che segnano le 9 e 15. .
In particolare l’articolo 140 comma 1 ricorda che “gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non costituire pericolo o intralcio per la circolazione e in modo che sia in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale”;
E poi l’articolo 141 comma 2, che precisa che “il conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di sicurezza, specialmente l’arresto tempestivo del veicolo entro i limiti del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile”.
Quindi l’articolo 169 comma 1 specifica che “in tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida”.
Infine l’articolo 169 del Codice della Strada, comma 4, il quale stabilisce che è vietato al conducente e ai passeggeri sporgere parti del corpo dalla sagoma del veicolo in movimento. Questo divieto non è legato a una questione estetica o stilistica, ma al principio della sicurezza su strada: è sanzionato ogni comportamento che possa aumentare il rischio di lesioni o incidenti. Il gomito fuori dal finestrino compromette la posizione corretta del corpo alla guida, riduce la capacità di reazione in caso di emergenza e crea una potenziale interferenza con gli altri utenti della strada.
Alla luce di quanto detto ecco le sanzioni per chi guida con il braccio fuori dal finestrino (e in genere tenendo il volante con una sola mano, anche per fumare) che prevedono, a seconda delle circostanze, una multa da 42 a 173 euro oppure, più pesantemente, una multa da 87 a 344 euro e la perdita di 1 punto sulla patente.
Il danno economico non si ferma alla contravvenzione. In caso di incidente, le compagnie assicurative potrebbero contestare la negligenza del conducente che guidava con un arto sporgente. Questo comportamento potrebbe portare a una riduzione o addirittura al rifiuto del risarcimento previsto, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria del trasgressore.
Due parole pure sui rischi fisici. In caso di urto laterale, un braccio che sporge dal finestrino è particolarmente vulnerabile. I traumi possono essere gravi e compromettere la salute in modo significativo. Un gesto che sembra innocuo può trasformarsi in un errore dalle conseguenze dolorose e permanenti.
In termini pratici, la multa può anche essere accompagnata da un verbale più ampio se la postura del conducente comporta altri rischi. Chi riceve una multa per “gomito fuori” spesso crede di trovarsi di fronte a un abuso di potere. I verbali vengono però redatti con formule specifiche e codici che identificano l’articolo violato. Il conducente ha facoltà di contestare la sanzione, ma deve poi dimostrare che il comportamento non comprometteva il controllo del mezzo né infrangeva i divieti del Codice.
Insomma oltre a non alzare il gomito si consiglia pure di non sporgere il gomito!!!