Il 23 giugno la piccola insenatura di Baunei è stata riempita di sedie, tavoli, ombrellone ed altri oggetti impedendone di fatto l’utilizzo ad altre persone
La piccola caletta in provincia di Nuoro è diventata di recente molto famosa perché ritenuta la più bella spiaggia del mondo secondo l'annuale classifica The World's 50 Best Beaches. Riconoscimento prestigioso! Ovviamente questo piccolo paradiso è patrimonio di tutti, ma l’abuso è dietro l’angolo, o meglio viene dal mare. Infatti lunedì scorso passeggeri ed equipaggio di uno yacht hanno pensato bene di scaricare sull’arenile un tavolo, un ombrellone, tante sedie ed altro materiale da spiaggia per un soggiorno esclusivo in terra sarda, rendendolo indisponibile ad altri visitatori balneari. Le prime persone sopraggiunte dopo il massiccio insediamento, infastidite da tanta arroganza, hanno chiamato la vigilanza locale, che è intervenuta prontamente facendo sgomberare la spiaggia in tempi brevi.
Sui social il fatto ha trovato debita segnalazione ed amplificazione. Si legge infatti in un post di denuncia del Comune di Baunei che "Cala Goloritzé è un patrimonio di tutti, ma non si presta, non la 'prestiamo', in via esclusiva ai privati senza che ci sia un interesse pubblico sotteso. Ci auguriamo che situazioni come queste - dove l'equipaggio di uno yacht questa mattina ha occupato la spiaggia, poi subito sgomberata non appena sono arrivati i nostri vigilanti - non si verifichino nuovamente".
Qualche anno addietro un fatto analogo, anzi ancora più grave, aveva riguardato la bella spiaggia di Torre Astura, vicino Nettuno, nel Lazio, dove la solita orda di barbari, peraltro non giovanissimi, aveva piantato un gazebo, tavoli, sedie ed altro ancora oltre ad un enorme barbecue, utilizzato per cuocere alla brace carni, pollo, salsicce e verdure varie. In quel caso ci fu una evidente aggravante perché alle legittime rimostranze di un addetto alla vigilanza, il gruppo dei barbari reagì con indifferenza e strafottenza proseguendo chiassosamente la preparazione del lauto pranzo “borgataro” di fronte a villeggianti increduli della esistenza di una imbecillità così profonda ed ostinata. Le gozzoviglie del gruppo dei dementi sono proseguite indisturbate per tutta quella domenica estiva senza che i vigilantes abbiano potuto impedire un rituale collettivo tribale così provocatorio. Nel caso citato le aggravanti riguardano il mancato intervento della polizia locale competente, chiamata a raggiungere Torre Astura per interrompere lo scempio in atto e giustificato dall’adempimento di altre incombenze in altro luogo e, da ultimo la considerazione che quel territorio costiero fa parte del demanio ed è utilizzato per il resto dell’anno dalle forze armate, in quanto tale destinatario di massima tutela. L’unico baluardo contro tanta inciviltà mentecatta è rappresentato dall’’eroico vigilante intervenuto in prima battuta che, a distanza di qualche giorno, ha scritto sulla stampa locale il dettaglio di quanto avvenuto a danno di territorio e collettività civile.
Insomma ovunque, quindi anche nelle spiagge, sono necessarie regole di comportamento precise, che siano anche visibili da tutti i frequentatori con cartelli ed avvisi in bella mostra. Occorre poi una vigilanza efficace e dotata di poteri ed in terzo luogo non può mancare una sanzione pecuniaria, anche pesante, a carico di chi danneggia impunemente in modo pesante e continuato l’ecosistema marino/costiero e lo stile di vita della gente per bene.