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Home Arte cultura e tempo libero Qui Stadio Olimpico. Dal nostro inviato in giacca e cravatta. Due giornate alla fine del torneo. Il Napoli è a +1 sull’Inter. Bagarre per Europa e retrocessioni

Qui Stadio Olimpico. Dal nostro inviato in giacca e cravatta. Due giornate alla fine del torneo. Il Napoli è a +1 sull’Inter. Bagarre per Europa e retrocessioni

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Per l’Europa che conta Lazio e Juventus  vantano un +1 sulla Roma e un +2 sul Bologna. Per non retrocedere tremano in 6: Cagliari33, Verona33, Parma32, Venezia29, Lecce28, Empoli28. Monza già in serie B.

 

A sorpresa il Napoli non batte in casa il Genoa (2 a 2) e si complica la volata scudetto; l’Inter, dopo le due partite epiche con il Barcellona,  pensa fortemente alla finale champions del 31 maggio e manda a Torino un po’ di seconde linee, le quali vanno alla grande vincendo 2 a 0. Grande pubblico per Lazio Juventus, in lotta per il quarto posto dell’Europa che conta, che si dividono la posta entrambe a malincuore(1 a 1). L’Atalanta vola meritatamente in champions battendo 2 a 1 la Roma. Il Como batte anche il Cagliari (3 a 1) e si rivela sorpresa del torneo. L’ Empoli batte 2 a1 il Parma ed inguaia i ducali nella lotta per non retrocedere.  Sorpresissima per la vittoria esterna del retrocesso Monza in casa dell’Udinese (1 a 2).  Verona Lecce finisce 1 a 1 ma i salentini rischiano di non restare nella massima categoria. Il Venezia non molla e dopo tanti pareggi batte in casa la Fiorentina (2 a 1) che rischia di non approdare ad alcun posto utile per l’Europa. Infine Milan e Bologna che si affronteranno nella finale di coppa Italia, si danno battaglia a S. Siro. Dopo un primo tempo di marca felsinea, vince il Milan (3 a 1) che vede spiragli di Europa se dovesse vincere le ultime due di campionato.

 

I risultati della 36ma giornata  di serie A

MILAN-BOLOGNA 2-1

COMO-CAGLIARI 3-1

LAZIO-JUVENTUS 1-1

EMPOLI-PARMA 2-1

UDINESE-MONZA 1-2

VERONA-LECCE 1-1

TORINO-INTER 0-2

NAPOLI-GENOA 2-2

VENEZIA-FIORENTINA 2-1

ATALANTA-ROMA 2-1

 

Classifica

Napoli78

Inter77

Atalanta71

Juventus64

Lazio64

Roma63

Bologna62

Milan60

Fiorentina59

Como48

Torino44

Udinese44

Genoa40

Cagliari33

Hellas Verona33

Parma32

Venezia29

Lecce28

Empoli28

Monza18

 

A proposito di stadio Olimpico, o stadio dei centomila ed ancor prima lo stadio dei cipressi.

La massima affluenza certificata allo stadio Olimpico è di 78 886 spettatori, registrata durante il campionato di serie A 1973-74 con la partita Lazio Foggia che sancì lo scudetto  per la prima squadra della capitale. La sua capacità omologata è di 70634 spettatori, seconda a livello nazionale.

Lo stadio Olimpico è un impianto sportivo multifunzione italiano di Roma. Situato nella pianura tra le pendici meridionali di Monte Mario e il fiume Tevere, fa parte del complesso architettonico del Foro Italico costruito a partire dal 1928 da Enrico Del Debbio, e, ancorché incompleto, fu inaugurato nel 1932 con il nome di stadio dei Cipressi; tra il 1933 e il 1937 Luigi Moretti ne rivisitò il progetto e lo rese una quinta scenica dei giochi del periodo fascista. Gli eventi bellici bloccarono previste espansioni dello stadio che, dopo la liberazione di Roma nel 1944, fu occupato dalle truppe alleate.

Il suo recupero avvenne tra il 1949 e il 1953 grazie a Cesare Valle, Carlo Roccatelli e, dopo la morte di quest'ultimo, Annibale Vitellozzi, autori di un'opera in discontinuità con il progetto architettonico originale ma maggiormente fruibile. Fu inaugurato con un evento multisportivo il 17 maggio 1953 (arrivo di una tappa del Giro d'Italia e un incontro internazionale di calcio tra Italia e Ungheria) con il nome di stadio dei Centomila, e già l'anno successivo vi si tenne la finale di Coppa Europa di rugby tra Italia e Francia; dal 1953, salvo brevi interruzioni, ospita gli incontri interni dei due maggiori club professionistici della Capitale, la Lazio e la Roma. Lo stadio assunse il nome attuale dopo l'assegnazione a Roma dei Giochi della XVII Olimpiade del 1960. All'epoca impianto completamente scoperto eccezion fatta per la tribuna sul lato verso Monte Mario, in occasione del campionato mondiale di calcio 1990 fu di fatto ricostruito quasi integralmente e dotato di copertura in teflon che ne ha completamente stravolto il disegno originale.

In ambito calcistico, a livello internazionale fu sede delle finali dei campionati europei del 1968 e 1980, nonché di quella del mondiale 1990; più recentemente ha ospitato un girone e un quarto di finale del campionato europeo 2020, disputatosi senza un Paese organizzatore. A livello di club fu due volte lo stadio ospite della finale di Coppa dei Campioni – nel 1977 e nel 1984 – e altrettante di quella di Champions League, nel 1996 e nel 2009. Nel 1973 fu utilizzato come sede interna dalla Juventus per disputarvi, in gara unica, la Coppa Intercontinentale contro gli argentini dell'Independiente e nel 1991, in quanto impianto della Roma, fu sede della finale di ritorno della Coppa UEFA che vide impegnato il club giallorosso contro l'Inter. Nel 1964 fu anche, in maniera estemporanea, la sede del primo e più recente spareggio tenutosi per decidere la vittoria nel campionato italiano di calcio, tra Bologna e Inter. Dal 2008 è la sede della finale di Coppa Italia.

Oltre alle cerimonie d'apertura e chiusura e le gare d'atletica delle olimpiadi del 1960, vi si tennero gli europei d'atletica leggera del 1974, i mondiali del 1987, i Giochi universitari del 1975 e, più recentemente, gli europei d'atletica leggera del 2024. Dal 1980 ospita annualmente, tranne alcuni trasferimenti causa lavori, il Golden Gala. Usato come impianto rugbistico già dal 1954, è dal 2012 lo stadio interno della nazionale italiana nel Sei Nazioni oltre a essere utilizzato per i test match autunnali più importanti. Infine, dalla ristrutturazione avvenuta nel 1990 è frequentemente impiegato quale sede di concerti.

Lo stadio Olimpico è anche sfondo di due gravi episodi di cronaca nera, il primo nel 1979 quando il lancio di un missile con un'arma artigianale da parte di tifosi teppisti della Roma provocò la morte di uno spettatore della Lazio, Vincenzo Paparelli, e l'altro nel 1994, quando un fallito attentato eversivo della mafia avrebbe potuto provocare la morte di una quantità imprecisata di civili e rappresentanti delle forze dell'ordine durante un incontro della  A.S.Roma.

 

L'impianto, così come tutto il complesso del Foro Italico, è dal 2004 di proprietà dell'agenzia Sport e Salute (ex Coni Servizi); in precedenza fu di proprietà demaniale.

 

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