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TANTI PICCOLI AMORI. Di Anna Diotallevi

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Da tanti, troppi anni, la mia vita si svolgeva squallida e senza novità tra lavoro, casa e famiglia; ma il destino, si sa, spesso sceglie strade tortuose per perseguire i propri scopi e nulla e nessuno sarebbe riuscito a farmi credere che avrebbe cambiato percorso;

anzi, se qualcuno mi avesse predetto quello che sarei stata capace di fare nei mesi successivi, avrei detto che era pazzo.

 

Tutto ha avuto inizio alla fine della primavera dell’anno passato, il 2013, dopo aver effettuato una visita presso uno stand mobile della Croce Rossa Italiana a Velletri, per sapere se avessi o meno il diabete.

Ero andata da sola, nella bella cittadina, per trascorrere una giornata in letizia, tra passeggiate ed ottimo cibo e sono  capitata,  per caso, nella piazza della torre dove si stava effettuando gratuitamente il controllo del diabete.

Dopo aver verificato il mio ottimo stato di salute, il medico di turno mi ha consigliato di camminare per mantenermi in forma; mi ha detto:

- Se vuole che il diabete non si presenti neanche tra dieci anni, cammini -.

Tornata a Roma l’ho preso in parola e già dal giorno successivo, di ritorno dal lavoro, invece di scendere dall’autobus alla solita fermata, sono scesa tre fermate prima ed ho percorso l’ultimo tratto di strada a piedi.

E’ stato così che ho scoperto il mondo dei gatti randagi, i gatti di Roma dietro casa: dentro i cortili dei palazzi, all’interno e fuori della Villa dei Gordiani, per strada, sotto e vicino alle auto in sosta.

Il primo giorno è stata una sorpresa, soprattutto per me che amo tutti gli animali ma i gatti in particolare, lo dimostra il fatto che a casa ne ho cinque; ma dal giorno successivo mi sono organizzata e sono tornata negli stessi posti dove avevo trovato dei mici con tanti croccantini, tanti piatti di plastica ed una bottiglietta colma d’acqua ed ho iniziato a chiamarli per dar loro da mangiare.

La passeggiata quotidiana è diventata la scusa per ritrovare tutte le sere i miei amici gatti.

Così, giorno dopo giorno ho conosciuto il Simpaticone, Nerino, Topolina, Meteorino, Gattaccio, Lamù, Romeo detto Mao Mao, e tanti altri… ed è stato tutto un mare di miagolii, di code dritte, di strofinio di peli di tutti i colori e tanto tanto amore ed il mio cuore, diventato arido a causa delle varie esperienze negative della vita, ha ricominciato a pulsare vitale ed allegro.

Tornando tutti i giorni negli stessi luoghi non ho incontrato soltanto tanti piccoli amici a quattro zampe, ma anche tante persone a passeggio con i propri cani o intenti a posteggiare le auto e con alcuni di loro, con il tempo, ho instaurato un simpatico rapporto d’amicizia.

Poi, una sera come tante altre, ho conosciuto Goffredo, comparso in quegli stessi luoghi perché anche lui attratto dai mici della zona.

Uomo eccezionale, dal carattere brillante e solare, da allora mi è sempre stato vicino, ha condiviso con me le gioie e le ansie per i vari gatti, e tutte le sere, dopo averli nutriti e coccolati abbiamo imparato a parlare di noi e a conoscerci meglio ed è stato così che abbiamo affrontato questioni di storia, di filosofia, di matematica ed ecologia, trascorrendo ore ed ore insieme fino a  tardi.

E’ stato anche tutto uno scambio di messaggi, di telefonate, di incontri e di impegni per sterilizzare i gatti, curare i più malandati, organizzare le catture dei più ritrosi  per i vari affidi, con una preoccupazione quotidiana in loro completa adorazione.

E quello che era cominciato quasi come un gioco è diventato il momento più bello della mia giornata in cui non esiste più la solitudine, l’assenza di affetti, ma si è trasformato in una calda coperta d’amore condivisa da tante compagnie diverse e speciali.

Non ci sono più soltanto io con le mie tristezze e le mie paure, ma tante persone diverse e tanti animali in uno scambio continuo di dolcezza e di affetti, di coccole e di tenerezze.

Oggi posso dire, con una punta di orgoglio, che insieme a Goffredo, sono diventata a tutti gli effetti una Gattara di Roma e non rinuncerei più a questo specialissimo rapporto che mi lega a tutti i miei piccoli amici pelosi ed alle persone dolcissime che ho conosciuto per merito loro.

 

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