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Home Buono a sapersi I giorni della merla di Paola Corso

I giorni della merla di Paola Corso

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Ipotesi a confronto sulla matrice della espressione che indica i giorni più freddi dell'anno

 

Eccoli qua, anche quest’anno sono arrivati i temuti “giorni della merla”, gli ultimi giorni di gennaio.
Ma da dove origina questo modo di dire e perché solitamente sono i giorni più freddi?
Le ipotesi sull'origine dell’espressione "i giorni della merla" sono diverse e più o meno credibili.

Lo scrittore Sebastiano Pauli prospetta due ipotesi:
« "I giorni della Merla" in significazione di giorni freddissimi. L'origine del quel dettato dicon esser questo: dovendosi far passare oltre Po un Cannone di prima portata, nomato la Merla, s'aspettò l'occasione di questi giorni: ne' quali, essendo il Fiume tutto gelato, poté quella macchina esser tratta sopra di quello, che sostenendola diè il comodo di farla giugnere all'altra riva. Altri altrimenti contano: esservi stato, cioè un tempo fa, una Nobile Signora di Caravaggio, nominata de Merli, la quale dovendo traghettare il Po per andare a Marito, non lo poté fare se non in questi giorni, ne' quali passò sovra il fiume gelato.»

Secondo un’altra leggenda, per ripararsi dal gran freddo, una merla e i suoi pulcini, dal piumaggio bianco, si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale uscirono il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno i merli furono neri.

Una versione più elaborata della leggenda narra che una merla, con uno splendido e candido piumaggio, era presa di mira da gennaio, freddo e ombroso, che si divertiva ad aspettare che lei uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare sulla terra freddo e gelo. Stanca delle ripetute angherie, la merla decise di fare provviste sufficienti per un mese, e si rinchiuse nella sua tana, al riparo, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo ventotto giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla, pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio risentito chiese tre giorni a febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si rifugiò allora in un camino e restò al riparo per tre giorni. Quando uscì, il suo candido piumaggio si era annerito a causa del fumo, e così essa rimase per sempre con le piume nere.

Che le leggende abbiano o meno un fondo di verità è per me sempre una meraviglia pensare siano vere. In ogni caso, che ci crediate o no copritevi!!!!! 

 

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