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Home Consigli utili Gli esecrabili della nostra società, quelli da evitare perché inutili o dannosi di A. Bishops Edges*

Gli esecrabili della nostra società, quelli da evitare perché inutili o dannosi di A. Bishops Edges*

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Le fattezze fisiche, i comportamenti, le parole, i gesti, il modo di vestire, di mangiare e di guidare:  l’osservazione dei prototipi della nostra società ti permette di valutare anche a distanza la personalità negative in libera circolazione nei nostri spazi condivisi

 

Diffida di chi fuma il sigaro: è chiaro segno di carenza di personalità che il soggetto pensa di colmare attraverso un vezzo comportamentale assunto per distinguersi, per di più nocivo ai viciniori

Diffida di chi destina  il massimo delle sue attenzioni…e delle sue risorse, all’automobile. Più è grande, più è carica di optional, più è appariscente la vettura, più è modesta la cultura, la personalità e la valenza dei pensieri di questo soggetto, che in molti casi approccia al veicolo con attenzioni maniacali, tanto da rendersi  isterico nella tutela integrale  delle sue quattro ruote.

Diffida di chi vive sostanzialmente in funzione del suo cane, assunto a  centro esclusivo di gravità della sua esistenza; una scelta  spesso dettata non per  il decantato amore verso gli animali ma per egoismo esistenziale, accompagnato sovente da sindrome da solitudine cosmica. L’accompagnatore a quattro zampe, spesso  volutamente di razza, è un marchio da esibire, una barriera protettiva rispetto al nemico uomo. Troppo facile acquistarsi un facile affetto ed una ben nota fedeltà da un animale, perdipiù costretto a vivere in un ambito non congeniale (piccolo balcone, piccolo giardino, assenza di giardino e balcone!); altra cosa è mantenere relazioni affettive con gli esseri umani, un impegno faticoso, vario e variabile, instabile,che impone grandi doti di intelligenza, pazienza, tenacia, sacrificio, ed altro ancora, tutte doti che mettono a dura prova anche persone di grande statura.  Amano molto di più gli animali coloro che preferiscono lasciarli nel loro mondo libero.

Diffida di chi non ha libri e non legge: è sicuro che tale soggetto non ha modo di evolversi, anzi arretra inevitabilmente sotto il profilo cognitivo e culturale e quindi interrelazionale. L’ignoranza è considerata la fonte di ogni degrado e si sposa con comportamenti  primordiali, selvaggi, violenti e quindi dannosi al prossimo ed all’intera collettività. Quando entri in una casa, conta i libri che vedi, leggi qualche titolo: con pochi passaggi mentali potrai conoscere chi è la persona che ti sta ospitando, l’ambiente che stai frequentando.

Diffida di chi parla a voce alta o troppo veloce perché, magari inconsapevolmente,  in questo modo questo soggetto intende prevaricare le parole e le valutazioni altrui, oppure, anticipare o sottovalutare gli interventi dell’interlocutore. Questo modo di approcciarsi porta inevitabilmente a non ascoltare il prossimo e  ad incentrare tutta l’attenzione sulle proprie esternazioni. Da qui uno dei mali prossemica più diffusi in questo nostro secolo, quello di non ascoltare chi parla. Il deficit ha una sigla, il DE-RIE, un concentrato di assenza di rispetto, intelligenza ed educazione.

Diffida di chi guida con il braccio fuori dal finestrino dell’automobile. Siamo di fronte ad un gesto sciatto che denota una consistenza altrettanto sciatta, peraltro incongrua rispetto alla attenzione che si chiede a chi guida, che deve essere massima, perché il pressapochismo o l’esibizionismo del guidatore poco avveduto sono fonte frequente di incidenti con morti e feriti, uno dei mali della civiltà moderna.

Diffida di chi ascolta la musica a volume esagerato. Non è solo un gesto di marcata maleducazione, irrispettosa del vicino di casa, di albergo, di spiaggia e di ogni ambito che contempla la vicinanza. C’è di più, c’è solitudine  in questo comportamento asociale, che privilegia il proprio ego e la ricerca di un piacere senza il correlato equilibrio. Questo assetto senza equilibrio lo riscontrerete in altri comportamenti di tale soggetto,  per esempio nel commentare piccoli o grandi eventi, nel prendere posizione in una qualsiasi diatriba anche la più insignificante in tema di politica, sport o altro ancora.

* Docente di prossemica, fisiognomica e gestione dei comportamenti individuali e di massa, autore di Dangerous prototypes

 

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