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Home Eventi culturali in diretta Pasqua 2022 nel segno della folle guerra della Russia contro l'Ucraina

Pasqua 2022 nel segno della folle guerra della Russia contro l'Ucraina

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La barbara aggressione dei soldati di Putin costellata da episodi disumani, degni dei peggiori genocidi consumati nella storia dell'umanità, supportati da una comunicazione di regime che nega il diritto di cronaca a tutti i giornalisti del mondo, compresi i liberi pensatori russi, minacciati e perseguitati

 

Il 24 febbraio 2022 l’esercito russo invade l’Ucraina, dando vita a una guerra che si protrae da oltre 50 giorni. Un conflitto, ben più pesante della pandemia, che stritola ogni legge internazionale ed ogni diritto dell'essere umano. L'andamento degli eventi bellici è caratterizzato da distruzioni senza fine e da stragi in massa di civili inermi, ma  Vladimir Putin sbagliava se pensava di riuscire a sconfiggere Volodymyr Zelensky in poche settimane. Infatti la resistenza ucraina, supportata da aiuti dei Paesi occidentali, ha scombinato i piani del presidente russo, costretto ad accusare pesanti perdite ed a rimuovere generali accusati di incapacità .

Gli Usa avevano pre-annunciato l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia già da diverse settimane. Negli sforzi della diplomazia internazionale per scongiurare la guerra sono rimarchevoli i tentativi di Macron di convincere il dittatore russo a non invadere il territorio ucraino.

Inizia il 24 febbraio quella che Vladimir Putin denonima  “speciale operazione militare” per “denazificare” e “demilitarizzare” il Paese ucraino.

Nel mese di febbraio 2022 gli Stati Uniti congelano i beni di Putin e Lavrov; l’Ucraina riprende il controllo di Kharkiv. Il Cremlino per la prima volta, ammette che ci sono stati “morti e feriti” tra i suoi soldati; le delegazioni di Ucraina e Russia si incontrano a Gomel. Intanto, Zelensky firma la richiesta di adesione all’Unione europea.

Il mese di marzo 2022: i russi colpiscono la torre della tv di Kiev, facendo saltare tutte le trasmissioni; conquistano la città di Kherson: è il primo grande centro ucraino a cadere;  l’esercito russo attacca la centrale nucleare di Zaporizhzhya, dove uno dei reattori prende fuoco, ma la situazione rimane per fortuna sotto controllo. I russi lanciano razzi su Kharkhiv, sede di una centrale nucleare; i negoziati non sortiscono effetti tangibili in termini di disarmo. La Russia diffonde una lista di “Paesi ostili”, in cui è presente anche l’Italia;  Zelensky tiene il primo di una lunga serie di discorsi ai parlamenti nazionali di altri Paesi. Parte dal Regno Unito, citando Shakespeare, Amleto e Winston Churchill; intanto viene bombardato l’ospedale pediatrico di Mariupol, ancora in servizio. La Russia abbandona il Consiglio d’Europa. L’Unione europea dichiara che sarà indipendente dalla Russia sul piano dell'approvvigionamento energetico entro il 2027;  bombardata  Dnipro, colpito un asilo; anche Kiev finisce sotto le bombe, mentre a Mariupol viene colpita la moschea;  raid russo in una scuola a Mykolaiv. Il collettivo hacker Anonymous, che manda in tilt un gran numero di connessioni russe, manda un messaggio ai concittadini di Putin, invitandoli a ribellarsi al tiranno ed a rimuoverlo dal potere. L'Uhchr comunica che sono 636 i civili ucraini uccisi dall’inizio dell’invasione russa, tra cui 46 minorenni;  bombardato anche il teatro di Mariupol. Al momento dell’attacco era in funzione come rifugio di civili e bambini;  Zelensky chiede un incontro con Putin. La Russia lancia missili supersonici; secondo l’intelligence di Kiev, starebbe prendendo quota l’ipotesi di un complotto russo ai danni di Vladimir Putin, che prevederebbe l’eliminazione dell’attuale presidente russo. un centro commerciale di Kiev è distrutto dagli attacchi aerei degli invasori.  Mariupol, deliziosa cittadina con mezzo milione di abitanti, è completamente bruciata dopo tre settimane, una città grande come Genova. Un incendio viene domato vicino alla centrale nucleare di Chernobyl; bombardamenti nei pressi di Chernobyl; Biden definisce Putin “un criminale”. Gli ucraini respingono i russi a Odessa;  Zelensky dichiara che l’Ucraina “sta prendendo attentamente in considerazione la questione della neutralità” ed è pronta a “un compromesso sul Donbass”; Roman Abramovich sarebbe stato avvelenato durante i negoziati, un mese prima la diffusione della notizia;  si parla di bombe al fosforo sui civili in alcune città ucraine sotto assedio.

 

Aprile di guerra. Nuovo round di negoziati. Bucha viene liberata; Si parla di almeno 5 mila morti a Mariupol: nuovo corridoio umanitario. Il sindaco di Bucha dice che “ci sono quasi 300 persone sepolte in ‘fosse comuni‘ fuori Kiev”; il massacro di Bucha, con la Russia che respinge le accuse di crimini di guerra. Bombardamenti nei pressi di Leopoli, dove si sono recate le ambasciate dopo la fuga da Kiev. Un video mostra soldati russi che sparano a un ciclista a Bucha; l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sospende la Russia dal Consiglio per i Diritti Umani; la presidente della Commissione europea, Ursula Von der Leyen, insieme all’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Josep Borrell, è in visita a Kiev. I due incontrano Zelensky. Intanto, bomba sulla stazione di Kramatorsk: sul missile c’è scritto “per i bambini”; per Standard & Poor's il “rating della Russia è declassato a SD, cioè a default selettivo”; il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, incontra Putin. È il primo leader di un Paese occidentale – membro della Ue ma non della Nato – ad andare a Mosca dall’inizio della guerra; girano voci sul precario stato di salute del presidente Putin, il quale dichiara che quella in Ucraina è “una tragedia, ma non avevamo scelta”;  esplosione sull’incrociatore missilistico della flotta russa del Mar Nero, Moskva. Gli ucraini rivendicano l’attacco, la Russia parla di incidente. La nave ammiraglia della flotta russa affonda. I corridoi umanitari non vengono rispettati dalle truppe russe che saccheggiano casa per casa e violentano le donne ucraine.

Ad oggi lo scenario è gravissimo: non ci sono lumi di ragionevolezza nei vertici del Cremlino, gli incontri diplomatici non sortiscono effetti, la possibilità di un ampliamento del conflitto sono reali.