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Home I ragazzi/e di piazzale Clodio Dal maggio 2020 è operativo su whatsapp il Gruppo "I ragazzi/e di piazzale Clodio"

Dal maggio 2020 è operativo su whatsapp il Gruppo "I ragazzi/e di piazzale Clodio"

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Intanto sul sito del COMIRAP si apre una nuova sezione degli Speciali, interamente dedicata ai "Ragazzi/e di piazzale Clodio, che sarà alimentata da foto, racconti ed ogni tipo di documentazione che si vorrà inserire in questo contenitore dei "migliori anni della nostra vita"

 

In piena epoca del Coronavirus, Enzo Bordi, in veste di admnistrator, su sollecitazione di Patrizia Spano, ha realizzato un punto di incontro tra gli amici storici di piazzale Clodio, cui hanno aderito, con immediato entusiasmo, tante persone importanti che hanno vissuto negli anni cinquanta e seguenti in quell'area di Roma, magicamente collocata alle pendici di monte Mario, a due passi dalla basilica di S. Pietro, dalla sede della RAI e dallo stadio Olimpico.

Le famiglie importanti di circonvallazione Clodia, dei civici 5, 15, 19, 21 e 29, sono degnamente rappresentate in questo contesto comunicativo ma non basta; vogliamo contattare tanti altri amici di cui avevamo perso le tracce, ma che sono presenti nei nostri ricordi e nei nostri cuori di giovani sessantenni...ed oltre.

A realizzare questo meraviglioso ponte tra passato e presente e ad animare un dialogo intenso e variegato, arricchito da immagini, commenti e battute confidenziali senza fine, oltre ai citati Enzo e Patrizia, ecco apparire sul palcoscenico dei nostri cellulari, Enrico Tafuro, ossia il magnifico "Gafur", la sorella "Elettra", da noi conosciuta da sempre come Rosa Rita, l'inossidabile Nino Norcini, che parla pure per conto del fratello Vito, ancora restìo alla tecnologia più moderna,  Alberto Bordi e Massimo Spano, Stefania Bordi e Fabrizio Nardini. Degni delle migliori "carrambate"  sono stati gli ingressi, a sorpresa e quanto mai graditi, di Jimmy Spitaleri, cantante straordinario e artista rock a tutto tondo, Enrico Bracci D'Alvia, per gli amici "Cicci" eclettico ballerino di tango e rock and roll, oltre al mitico Achille Lotto, meglio conosciuto come Popo. Come corrispondente dal Salento e dal Brasile e zone limitrofe possiamo contare sul grande Alessandro Spano, generoso nei commenti e nei tramonti mozzafiato. Altre adesioni di assoluto rilievo e tutte al femminile sono quelle di Patrizia Norcini, Caterina Galloni e Stefania Messa, un trio strepitoso, in grado di far girare la testa a molti uomini. Siamo già in tanti e ben assortiti ma per scrivere pagine indimenticabili sulla nostra composita giovinezza abbiamo bisogno di rintracciare altre facce amiche, altri volti familiari, altri personaggi di quel magico mondo che fu e che stiamo rivivendo in un film, per ora senza titolo, in cui siamo attori e spettatori.

Intanto nel gruppo è apparso nientepopodimenoche Giuseppe Cerrocchi, per tutti Peppe, figlio del mitico Torquato, che, coadiuvato dagli indimenticabili Aldo, Bruno e Nello, ha gestito il bar che, giorno e notte, ha raccolto le chiacchiere dispensate o sussurrate in quei tavolini di metallo da tutti i componenti del mondo di piazzale Clodio.

Nel gruppo sono arrivati i "giovanissimi" ossia Mario Curatolo, Marco Giustiniani (from Cleveland) e Fabrizio Alegiani, tutti in grande forma ed apprezzati interlocutori in questa commedia romana open time.

In questo navigare nel tempo, il nostro pensiero non poteva non andare a quelli che non ci sono più. Innanzitutto a Giulio Spano, che se ne è andato un anno fa e che ci ha regalato questo affascinante revival dei nostri affetti di strada, una opportunità a cui nessuno di noi avrebbe mai pensato di partecipare, per di più in un momento  così tragico per l'intero pianeta, minacciato da una pandemia di proporzioni bibliche. E come non pensare ad amici importanti ed adorabili come Claudio Gismondi e Tino Messa, a Francesca Marinacci, a Mario Tafuro, ad Attilio il gommista ed a tanti altri "compagni di strada" scomparsi prematuramente ma mai dimenticati. Ultimo ma primo in ordine di importanza è il pensiero per le nostre belle famiglie d'origine e per i nostri genitori che ci hanno permesso di vivere una giovinezza spensierata e di essere quegli che siamo oggi, donne e uomini con una sensibilità condivisa, affidabili ed apprezzabili in ogni ambito che frequentiamo. Solo il tempo e la raggiunta maturità ci hanno permesso di capire a pieno quanta ricchezza ci sia nei messaggi  che ci hanno trasmesso, spesso silenziosamente, insegnandoci ad apprezzare le cose giuste della vita e di privilegiare i valori degli affetti, dell'amicizia e della solidarietà, nel rispetto del prossimo. Grazie.

 

La sezione dedicata a "I ragazzi/e di piazzale Clodio"

Ultimo aggiornamento Martedì 26 Maggio 2020 12:09